Durante i due giorni di Convocazione ho svolto servizio nel Ministero Musica e Canto. Non è stata la prima volta con la Corale, però è stata la prima volta in uno stadio!
Beh, è stata una esperienza davvero particolare! Molte emozioni hanno raggiunto il mio cuore: è stato impressionante sentire il boato dell’assemblea all’ingresso nello stadio di Papa Francesco, strepitoso vedere gli spalti strapieni di fratelli che danzavano e si muovevano insieme, entusiasmante sentirmi cantare insieme a tutti gli altri come non mi era mai capitato; davvero il Signore ti rende capace di servirlo oltre ogni aspettativa!
E poi essere lì sul palco, al centro di questo stadio immenso…. Il rischio di perdere la testa e di esaltazione, in queste occasioni, è veramente vicinissimo.
Il Signore, che è buono e tiene molto ai suoi figli, non sbaglia mai niente e mi ha messo proprio nel punto giusto. Ad un certo punto, mentre cantavo, l’ho visto e ho capito!!!
Intendo dire: ho visto la sua croce che spuntava fra gli strumenti e gli spartiti. Era lì a ricordarmi il significato di tutto questo: eravamo lì per Lui, perché Lui si è sacrificato per me, per ognuno di noi….e ha fatto quel che ha fatto perché desidera ardentemente che ci salviamo: nulla deve offuscare o nascondere questa verità! Neanche uno stadio stracolmo, neanche i balli, la gioia, la festa….. neanche la presenza del Papa (e che gioia immensa ci ha dato vederlo tra noi!).
E’ così che il mio canto si è purificato, non è stato più lo stesso e che gioia, che gioia ho provato nel cuore: cantavo guardando Lui, guardando la Sua croce, contemplando il Suo costato e le Sue piaghe; mi piace pensare che forse la mia voce ha alleviato un pochino la Sua sofferenza.
A quel punto, in mezzo a 52.000 persone e ad un chiasso assordante,…. eravamo io e Lui!
“Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito a servire come strumento di espiazione per mezzo della fede, nel suo sangue, al fine di manifestare la sua giustizia, dopo la tolleranza usata verso i peccati passati, nel tempo della divina pazienza. Egli manifesta la sua giustizia nel tempo presente, per essere giusto e giustificare chi ha fede in Gesù”. (Rm. 3, 23-26)
Grazie Roby per aver cantato per tutti noi!
Grazie Roberta!!! Sai, noi eravamo “orgogliosi” di avere una sorellina nella corale… e mi dicono che sei stata pure inquadrata! Sei un dono meraviglioso per noi!!!!