Dopo un primo momento di accoglienza festosa tra i partecipanti , questa giornata di ritiro è iniziata con una preghiera di lode nella quale il Signore si è fatto quasi subito presente con un’ immagine:” una roccia dalla quale scaturiva dell’acqua”. La roccia rappresentava i nostri cuori induriti dalle avversità, dai sentimenti negativi e dagli affanni della vita; l’acqua era invece il simbolo dell’acqua rigeneratrice dello Spirito. Dopo aver invocato lo Spirito e invocato il Signore perché liberasse i nostri cuori, ecco altre immagini:” la roccia si trasformava in un catino che accoglieva l’acqua” e ancora “una rondine da terra spiccava il volo verso il cielo azzurro”. Continuando la preghiera abbiamo capito che il Signore voleva riaffermare la sua signoria sulla nostra vita, su tutti i suoi aspetti e situazioni al fine di poterli illuminare con la sua luce. In questa prospettiva fanno riflettere le due letture principali:
“Così dice il Signore Dio: Quando vi avrò purificati da tutte le vostre iniquità, vi farò riabitare le vostre città e le vostre rovine saranno ricostruite. Quella terra desolata…sarà di nuovo coltivata…le città rovinate … ora sono fortificate e abitate….io, il Signore ho ricostruito ciò che era distrutto e coltivato di nuovo la terra che era un deserto…” (Ezechiele 36, 33- 36).
“ Il Signore concesse a Caleb una forza che l’assistette fino alla vecchiaia, perché raggiungesse le alture del paese; così la sua discendenza possedette l’eredità, affinchè tutti i figli d’Israele sapessero che è bene seguire il Signore”.
Dopo la preghiera c’è stato l’insegnamento di Patrizia sulla preghiera d’intercessione e a seguire, ciascuno di noi ha testimoniato quello che il Signore aveva operato nella sua vita grazie alla preghiera dei fratelli. Le testimonanze sono durate sino al pomeriggio e dopo, fortificati nella Fede, ci siamo presi un tempo per pregare e intercedere gli uni per gli altri.
La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta da don Mauro.