Con questo ritiro è iniziato il cammino delle nuove fraternità del Lazio .
Durante la preghiera di lode della mattina il tema centrale è stato quello della luce divina che allontana le tenebre. Significativa in questo senso è stata l’immagine di Maria che va al sepolcro e vede il masso che è stato spostato e una grande luce uscire dall’interno. Dopo di che abbiamo cominciato a ringraziare il Signore certi che avrebbe spostato tutti i massi della nostra vita liberandoci dalle tenebre e aiutandoci a vivere nella sua gioia. A conferma di tutto ciò la lettura di Romani 8,37-39: “…né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun’altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio….”
Il Signore ci ha donato un’altra immagine: Gesù tocca con la sua mano la testa di ciascuno di noi e al suo tocco si accende una fiammella che diventa nel tempo sempre più grande e intensa mentre una voce dice: ”Vi ho donato il dono più grande, usatelo con coraggio”.
Quest’immagine ci ha introdotti al momento successivo, quello dell’insegnamento di Gino che ci ha portato a riflettere sulla presenza dello Spirito Santo nella nostra vita e sulla nostra disponibilità a rispondere alla sua chiamata. La domanda era: ” Siamo pronti a fare ciò che vuole lo Spirito Santo? “. A questa domanda ognuno di noi ha risposto in un momento di condivisione programmato nel pomeriggio. Ci siamo presi degli impegni concreti da realizzare ogni giorno per prepararci bene alla Pentecoste che ci vedrà riuniti insieme per attendere una nuova effusione dello Spirito. La lettura dei primi quattro capitoli degli Atti degli Apostoli ci accompagnerà in questo periodo.
La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta da don Mauro Amato.