Le fraternità del Lazio si sono incontrate a Morena nella parrocchia di San Girolamo Emiliani per vivere insieme un tempo di preghiera e di condivisione.
Incontrarsi e accogliersi con sorrisi, abbracci è sempre un bel momento che riempie di gioia i cuori anche quelli più provati, e così ci si predispone a vivere intensamente il momento successivo che è quello della preghiera.Siamo stati lieti di accogliere nuovi fratelli che sono venuti per la prima volta per fare esperienza della preghiera nello Spirito.
Il filo conduttore della preghiera e stata la gioia e la pace. All’inizio della preghiera il Signore ci dona questa parola da Rm 12, 13: “Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell’ospitalità.”
La parola è l’esortazione a vivere un cammino di santità che reca in dono la pace e la gioia, ma allo stesso tempo ci fa riflettere sulla nostra fragilità e sulle tante difficoltà che ci scoraggiano e rallentano il nostro passo.
Ma il Signore che conosce i nostri cuori ci dona la parola di Geremia 46, 26-27-28 e ci invita a non temere, a fidarci di Lui perché si prende cura di noi e viene a liberarci dall’oppressione e dai pesi delle tante nostre povertà fisiche e spirituali perché il Signore vuole donarci la sua pace.
A conferma di ciò un’immagine e alcune parole che risuonano nel cuore di alcuni fratelli: un sole che si avvicina al cuore di una donna per donarle tutto il suo calore e la sua luce.
“Un sole nuovo sta sorgendo all’orizzonte, con il cuore e la mente salutiamo il Dio di gloria”.
“Le porte di Gerusalemme non si aprano finché il sole non comincia a scaldare”.
Con il canto e con la lode è stata proclamata la regalità del Signore sulle situazioni che ci preoccupano e le abbiamo affidate a Lui confidando nella sua grande misericordia.
Abbiamo vissuto un tempo di intercessione sui fratelli e sorelle che facevano fatica a lodare ed affermare la signoria di Gesù sulle proprie storie, cosicché tutti ricevessero la grazia del dono della pace.
Al termine della preghiera abbiamo ringraziato il Signore con un canto di ringraziamento e ancora il Signore ci dona questa parola dalla Lettera agli Ebrei 12, 1-2: “Per fede anche noi, deposto tutto ciò che è di peso corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore della fede.”
La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta da padre Mauro.