Il 3 marzo 2013 la “Comunità di Gesù” di Roma ha vissuto questa giornata come risposta ad una parola che il Signore ci ha donato (Baruc 4,21-27) in cui fa un preciso invito a gridare a Lui per essere liberati dal male,dai nemici e dall’oppressione.
Il ritiro si è svolto attraverso varie tappe che hanno privilegiato intensi momenti di preghiera e di adorazione.
La mattina durante la recita del santo rosario,ogni fraternità ne ha animato un particolare mistero:
1) la fraternità “Nicodemo” il mistero dell’“Annunciazione dell’angelo a Maria”;
2) la fraternità “Pace” il mistero della “Crocifissione”;
3) la fraternità “Cenacolo con Maria” il mistero della “Discesa dello Spirito Santo”,
4) la fraternità “Monte santo” il mistero dell’“Annuncio del regno di Dio e l’invito alla conversione”,
5) Il mistero dell’“Istituzione dell’Eucaristia”è stato inserito invece nel contesto della S:Messa celebrata da Padre Mauro Amato nel pomeriggio.
Dopo la recita del rosario si è passati all’adorazione davanti al Santissimo Sacramento. Una Parola in particolare ha toccato i cuori ed è quella del profeta Isaia 31, 1 dove il Signore esorta a confidare in Lui,nel suo intervento e non nelle nostre soluzioni.
Nel pomeriggio si è lasciato spazio a un periodo di condivisione e di preghiera fraterna. Sono stati formati 4 gruppi,di cui 2 dedicati ai fratelli che si stanno avvicinando alla Comunità e altri 2 composti da fratelli e sorelle appartenenti a fraternità diverse i quali si sono confrontati sui vari aspetti della vita personale e comunitaria.
È stata una giornata spiritualmente molto intensa nella quale il Signore ci ha richiamato più volte ad un cammino di conversione e ad un atto di affidamento a Lui e alla sua Parola.
È con immensa gioia che il 20 gennaio la Comunità ha festeggiato a Velletri il 25° anniversario di sacerdozio del nostro don Mauro Amato.
S.E. Mons. Vincenzo Apicella, vescovo della diocesi di Velletri, ha celebrato la Santa Messa presso la Parrocchia Militare della Resurrezione, in cui don Mauro presta il suo servizio.
Un’occasione preziosa per ringraziare Dio della vocazione sacerdotale donata a don Mauro e per la risposta generosa con cui egli ha vissuto questi primi 25 anni al servizio della Chiesa.
Sia Lode e Gloria a Dio!
Il giorno 19 febbraio 2013 la nostra sorella Cecilia Teucci è andata incontro all’abbraccio di Dio Padre. Ecco come è stata ricordata dai fratelli presenti alle esequie, a Torre del Lago.
Salmo 86, 11-12
Mostrami, Signore, la tua via, perché nella tua verità io cammini; donami un cuore semplice che tema il tuo nome. Ti loderò, Signore, Dio mio, con tutto il cuore e darò gloria al tuo nome sempre.
Con questi versetti del Salmo 86 vogliamo ricordare Cecilia. Donna forte, decisa, un vero vulcano a volte… ma una donna con un cuore semplice, che sapeva affidarsi veramente al Signore… “Dio provvederà”, lo ripeteva spesso quando c’era qualche difficoltà da affrontare. E non era una frase detta tanto per dire, no, Cecilia credeva fortemente in questa verità, credeva fortemente nella Provvidenza di Dio anche nelle cose più piccole. E quando tutto si risolveva, esultante diceva “Il Signore ci ha pensato!” e lodava Dio proprio perché la Sua presenza e il Suo Amore erano veramente veramente vicini.
Cecilia aveva un cuore aperto a cogliere i bisogni di chi le passava accanto e per ognuno innalzava nel segreto del suo cuore una preghiera a Dio. Pregava per i malati terminali dell’ospedale, dove era volontaria AVO. Pregava per i malati della Casa di Cura Barbantini, lei che faceva anche parte della “famiglia Barbantini”. Pregava per tutti i fratelli che si affacciavano al suo Gruppo “Gesù è il Signore” di Torre del Lago, gruppo del Rinnovamento nello Spirito Santo dove ha scoperto in modo forte l’Amore di Dio. Pregava per tutti i malati e sofferenti che incontrava nel servizio che svolgeva nell’Associazione Terapisti Cattolici all’interno del Rinnovamento. E poi pregava per tutti i fratelli della Comunità di Gesù nella quale dal 2006 aveva iniziato un cammino più profondo di conoscenza del Signore… Cecilia era proprio l’asinello di Matteo 21, quello che il Signore manda a prendere perché lo conduca in Gerusalemme… Un asinello che alla guida del Signore diventava docile e andava dove Gesù voleva, senza mai voler apparire o essere in primo piano, ma sempre nel silenzio e nel nascondimento.
Cecilia pregava, per tutti. Il suo cuore si inteneriva davanti a giovani in difficoltà, esultava per le mamme in attesa di un figlio, si rallegrava per la conversione dei cuori di chi era lontano.
Cecilia amava la vita, amava la sua vita con tutto quello che era capitato, di bello e di meno bello. Cecilia era una donna libera nello spirito, e anche se i vari acciacchi le impedivano a volte di fare tutto quello che avrebbe desiderato, il suo spirito non si sentiva mai in prigione ma volava libero sulle alte vette.
Cecilia amava profondamente la sua famiglia. Le brillavano gli occhi quando ci raccontava della nipote, dei nipotini, del suo paese in mezzo alle colline fiorentine, delle feste organizzate e della quiete che provava quando tornava là dove era nata.
Cecilia amava profondamente Flavio, il suo Flavio! E come le piaceva preparargli la festa di compleanno o avere a casa a cena tutti i ragazzi della scuola o della parrocchia… per lei era festa e non sentiva il peso del dover lavorare per loro… era semplicemente felice perché Flavio era felice.
Ma la cosa più bella, ora, è poter affermare che Cecilia ora prega, ora ama, ora è veramente libera! Sì, perché Cecilia è viva, veramente viva! Cecilia per noi ora è veramente un’anima beata che loda Dio davanti al Suo Trono Santo e prega e intercede per noi!
Cecilia, la nostra Cecilia, ora ha raggiunto il suo Signore. Negli ultimi giorni ha meditato con Flavio un brano del Cantico dei Cantici:
“Ora parla il mio diletto e mi dice: «Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! Perché, ecco, l’inverno è passato, è cessata la pioggia, se n’è andata; i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna. Il fico ha messo fuori i primi frutti e le viti fiorite spandono fragranza. Alzati, amica mia, mia bella, e vieni!”
Sì, ora l’inverno per Cecilia è veramente passato. Ora è iniziato per Cecilia il tempo dello stare con l’Amato con la A maiuscola. Cecilia ora è con il suo Dio, il suo Signore. Ora siamo certi che lei lo può contemplare faccia a faccia. E non è un “dimenticarsi” di noi, ma anzi, è un portare tutti noi davanti a Lui.
Grazie Cecilia per averci regalato sorrisi, parole, battutacce anche a volte, ma soprattutto il tuo cuore e la tua preghiera. Grazie per la preghiera che ora innalzerai per tutti noi e soprattutto per Flavio. Grazie perché ci hai insegnato che “Tutto si risolve” perché “Dio è Provvidenza”.
L’11 novembre 2012 la Comunità di Gesù ha vissuto una giornata di ritiro presso l’Istituto delle “Suore francescane missionarie di Maria” a Grottaferrata. La giornata è stata la conclusione di un percorso iniziato a settembre con l’avvio di un” Seminario di vita nuova nello Spirito Santo”a cui hanno partecipato 11 fratelli, che già da qualche tempo hanno iniziato a frequentare gli incontri delle nostre fraternità della Comunità di Gesù di Roma.
Il ritiro è iniziato la mattina con una preghiera di lode nella quale il Signore ha iniziato a toccare i cuori. Il Signore ci ha poi esortati con la Parola del vangelo di Luca cap.9 v.1-9:
“Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demoni e di curare le malattie. E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi”.
L’invito alla testimonianza è chiaro! Nello Spirito il Signore ci ha ricordato che “le sue misericordie non sono finite” invitandoci a rafforzare il nostro rapporto personale con Lui.
Al termine della preghiera carismatica c’è stato l’insegnamento di Stefania sull’ “Effusione dello Spirito Santo” ,che prendendo spunto da alcuni pensieri dei Padri della Chiesa, ha preparato i cuori ad accogliere il dono di Dio in maniera più viva e profonda.
Al termine della catechesi, in preparazione alla preghiera d’Effusione, c’è stato un forte momento di guarigione interiore rivolto a tutti quei fratelli che sentivano il bisogno di essere aiutati ad abbandonarsi con più fiducia all’Amore misericordioso di Dio.
Dopo una festosa agape fraterna, nel pomeriggio,mentre una parte della Comunità intercedeva in preghiera davanti al Santissimo,alcune equipe pregavano per l’Effusione dello Spirito Santo. In questo giorno ricevevano l’effusione: Domenico Barcaro, Tonino de Palma, Francesco Barberio, Maria Caputo, Antonella Calicchia, Guido Ripepi, Daniela Cusano, Massimo Capobianco, Lucilla Tumino, Clelia Venditti e Nicola Garritano.
Il Signore, come sempre, ha operato potentemente e si è sentita la presenza forte dello suo Spirito, presenza che è stata confermata dalle testimonianze con cui i fratelli effusionati hanno raccontato la loro esperienza di incontro con lo Spirito. La giornata si è conclusa con la S. Messa di ringraziamento officiata da don Mauro Amato.
Teresa Ravaglia, la sposa del nostro fratello Uccio Malusà, è tornata tra le braccia del Padre celeste.
Questa nostra sorella aveva partecipato alla sessione 2009 dei Sentieri di Vita nuova per Sposi ad Alba e, da quel momento, era entrata nei nostri cuori, così che oggi testimoniamo la nostra gratitudine al Signore.
Teresa in questi anni ha percorso la difficile strada della malattia (SLA) che la debilitava con inesorabile gradualità ma che lei ha saputo affrontare con un coraggio straordinario, rinnovando continuamente la gratitudine per il buono che aveva ricevuto dalla vita e per l’affetto della famiglia e degli amici.
Noi siamo grati alla Provvidenza che ci ha permesso di conoscerla, pregare, ridere e piangere con lei. Per le volte che siamo stati suoi ospiti, che abbiamo gustato i suoi dolci e ascoltato il suo grande cuore.
Lunedì sera, dopo il Rosario, nella loro casa di Almese, Uccio ha voluto che si cantasse. E anche ieri , al funerale, abbiamo cantato la fede nel Dio dei vivi, nel cui amore si tesse la rete che lega Cielo e terra.