Le fraternità del Lazio si sono incontrate presso l’istituto del Santissimo Sacramento a Frascati per vivere insieme una giornata di ritiro spirituale.La preghiera di lode della mattina è stata ricca d’immagini confermate dalla Parola del Signore.
1 immagine: una grande nube avvolgeva ogni cosa rendendo indistinte le case, gli alberi e ogni altro genere di cose. Sopra la nube c’era però il sole che illuminava tutto.
2 immagine: Gesù passava in mezzo a noi per prendere dei foglietti su cui ci invitava a scrivere le nostre nubi, cioè le difficoltà della nostra vita.
Il Signore ci ha ricordato che Gesù è la luce vera che illumina ogni uomo (Gv 1,9) e che ci donerà uno Spirito di consolazione(Zaccaria 12,9-10). Inoltre aprirà una strada nel deserto (Isaia 43, 18-19) sulla quale ci guiderà. Sarà una strada meravigliosa nella quale Lui sarà per noi riparo di giorno e luce di stelle nella notte (Sapienza 10,17).
3 immagine: una roccia eterna, stabile, inamovibile. Tutt’intorno c’era una mareggiata, ma non riusciva a scalfirla.
Dopodichè la Parola portante della preghiera è stata questa:“Scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi dunque di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie” (Colossesi 3, 12-15)
Dopo quest’invito al perdono, alla carità e alla riconoscenza, Il Signore ci esorta a non avere più paura perché Lui è la nostra difesa:
“…Avevi sempre paura, tutto il giorno, davanti al furore dell’avversario, perché egli tentava di distruggerti. Ma dov’è ora il furore dell’avversario?” ( Isaia 51,13)
Terminata la preghiera , abbiamo messo in pratica la 2 immagine scrivendo ognuno su un proprio foglietto quella nube, quella difficoltà che era di ostacolo personale a vedere la luce di Dio nella propria vita. Questi foglietti sono poi stati offerti durante la Messa.C’è stato poi un bel momento di condivisione sulle paure della nostra vita e le difficoltà a superarle.La mattinata si è conclusa con un bell’insegnamento da parte del nostro Moderatore Sandro sul tema dell’accompagnamento.Dopo la pausa pranzo c’è stata l’assegnazione dei variaccompagnatori e la giornata si è conclusa con la celebrazione della s. Messa.
In data 30 settembre 2018, nella Chiesa Stella Maris in Latina, si è svolto l’incontro delle Fraternità del Lazio, il primo dopo la pausa estiva.All’incontro domenicale hanno partecipato oltre ai fratelli di comunità anche alcune coppie che hanno seguito il Cammino di guarigione interiore (il “Fiume”) che si é svolto nel Lazio agli inizi di quest’anno.La partecipazione all’incontro comunitario é sempre una grande gioia, motivo di lode e di ringraziamento a Dio che tutto opera nella sua grande Misericordia.
La preghiera di lode è stata animata dalla fraternità Colonna di fuoco.Il canto iniziale” Chi ha sete venga è beva da me” ci ha introdotto subito alla presenza del Signore quale sorgente di salvezza.
È stata proclamata la parola di Isaia 30,18 confermata da alcune immagini:
-L’immagine della moltiplicazione dei pani e dei pesci
-L’immagine di una grotta buia in cui si scorge una persona ripiegata su se stessa, mentre una luce fortissima all’ingresso della grotta invita la persona a venir fuori, ad uscire dalla sua prigione.
-L’ immagine di Gesù vestito di bianco che si presenta come il principe della pace.
Gesù è venuto a mostrarci la sua misericordia e a farci grazia, a liberarci dalle svariate prigioni che noi stessi ci costruiamo e che ci negano la libertà dei figli di Dio e da tutte quelle situazioni di buio che annebbiano la nostra vista e non ci permettono di vedere la luce che Cristo ci dona gratuitamente, ci rende liberi e ci salva.Siamo stati invitati a disarmare il nostro cuore ad arrenderci e ad accogliere con docilità la Parola che seminata nei nostri cuori può portarci alla salvezza.
Abbiamo pregato gli uni per gli altri chiedendo sostegno allo Spirito Santo che ci ha donato una grande pace nel cuore.
Dopo la preghiera c’è stato l’insegnamento tenuto da Mario e Simona.Il tema è stato la fede carismatica e la salvezza suggerito dalla meditazione del testo del Benedictus o Cantico di Zaccaria (Lc 1,68-71), parola che è stata donata ai responsabili di fraternità nell’incontro di preghiera in vista della preparazione della giornata comunitaria.Siamo stati invitati a far emergere in ciascuno l’esperienza personale della salvezza operata da Dio nella nostra vita.Il passo successivo è stata la condivisione all’interno di ogni fraternità della propria esperienza di salvezza.
Dopo la pausa pranzo c’è stata la condivisione a tutta l’assemblea di una testimonianza scelta per ogni fraternità.È stato un momento veramente bello che ci ha commosso il cuore perché abbiamo toccato con mano la grande misericordia di Dio e la sua opera di salvezza.
La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica.
L’incontro è iniziato la mattina presso l’Istituto Santissimo Sacramento-Frascati con un’intensa preghiera di lode, discernimento e ringraziamento durante la quale il Signore ci ha istruiti e fortificati con la sua presenza e la sua Parola.
Riporterò di seguito le letture, le immagini e le mozioni del cuore.
“Udito questo disse:-Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori”(Matteo 9,12-13)
A prescindere dalla nostra situazione attuale di debolezza e miseria, la misericordia di Dio prevarrà.
“Ti riconoscano, come anche noi abbiamo riconosciuto che non c’è Dio al di fuori di te, o Signore. Rinnova i segni e ripeti i prodigi, glorifica la tua mano e il tuo braccio destro. Risveglia il tuo sdegno e riversa la tua ira, distruggi l’avversario e abbatti il nemico. Affretta il tempo e ricordati del giuramento, e si narrino le tue meraviglie. Sia consumato dall’ira del fuoco chi è sopravvissuto e cadano in rovina quelli che maltrattano il tuo popolo. Schiaccia le teste dei capi nemici che dicono:-Non c’è nessuno al di fuori di noi-. Raduna tutte le tribù di Giacobbe, rendi loro l’eredità come era al principio”.(Siracide 36,5-13)
“Vi esorto pertanto, fratelli, per il nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di sentire. Infatti a vostro riguardo, fratelli, mi è stato segnalato dai familiari di Cloe che tra voi vi sono discordie. Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice:-Io sono di Paolo-, -Io invece sono di Apollo-, -Io invece di Cefa-, -E io di Cristo-. E’ forse diviso il Cristo? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete stati battezzati nel nome di Paolo?” (1 Corinzi 1,10-13)
Immagine
Gesù risorto che ci dice: “Vi ho esauditi ancor prima che mi invocaste”. L’interpretazione è che Gesù è il Signore di ogni situazione.
Immagine
Gesù ha delle vesti sfolgoranti che si muovono con il vento. Ci sono poi delle spighe di grano con un mulino accanto. L’interpretazione è che le spighe di grano per poter diventare farina hanno bisogno di essere lavorate “insieme” in un mulino. Di qui l’importanza per noi della Comunità di arrivare “insieme” alle decisioni e ai proponimenti.
Mozione
“Non abbiate paura di mettere vino nuovo in otri nuovi”. Inoltre il Signore ci invita ad essere sentinelle gli uni degli altri.
“Ma Mattatia rispose a gran voce:- Anche se tutti i popoli che sono sotto il dominio del re lo ascoltassero e ognuno abbandonasse la religione dei propri padri e volessero tutti aderire alle sue richieste, io, i miei figli e i miei fratelli cammineremo nell’alleanza dei nostri padri. Non sia mai che abbandoniamo la Legge e le tradizioni. Non ascolteremo gli ordini del re per deviare dalla nostra religione a destra o a sinistra”. (1Maccabei 2,19-22)
“Così dice il Signore, che aprì una strada nel mare e un sentiero in mezzo ad acque possenti, che fece uscire carri e cavalli, esercito ed eroi a un tempo; essi giacciono morti, mai più si rialzeranno, si spensero come un lucignolo, sono estinti:- Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! Ecco io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa. Mi glorificheranno le bestie selvatiche, sciacalli e struzzi, perché avrò fornito acqua al deserto, fiumi alla steppa, per dissetare il mio popolo, il mio eletto-(Isaia 43,16-20)
Un’ultima lettura di benedizione ha concluso la nostra preghiera:
Il Signore parlò a Mosè e disse: ”Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo:-Così benedirete gli israeliti: direte loro: ”Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace”(Numeri 66,22-26)
La domenica “gaudete” ha visto la conclusione del percorso IL FIUME a Torino.
I tre weekend sono stati un susseguirsi di preghiera, insegnamenti ed esortazioni che hanno portato gli oltre 130 partecipanti “assidui” ad entrare nel mare della Misericordia di Dio e a decidere nuovamente di vivere nella docilità allo Spirito Santo.
Lodiamo il Signore perché è buono, perché eterna è la Sua Misericordia!
Eccoci di nuovo a Morena nella parrocchia di s. Girolamo Emiliani per vivere insieme la nuova giornata di ritiro comunitario.
Dopo un primo momento di accoglienza festosa è iniziata la preghiera di lode alla quale hanno partecipato diverse persone nuove, invitate da fratelli e sorelle della Comunità.
Ci sono state diverse Parole con le quali il Signore ci invitava a non temere ricordandoci che Lui ci è sempre stato vicino nel cammino della nostra vita e che così sarà per sempre.
“Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto darvi il suo regno”(Luca 12,31)
“…non spaventatevi e non abbiate paura…il Signore vostro Dio, che vi precede, egli stesso combatterà per voi, come insieme a voi ha fatto, sotto i vostri occhi, in Egitto e nel deserto, dove hai visto come il Signore, tuo Dio, ti ha portato, come un uomo porta il proprio figlio, per tutto il cammino che avete fatto, finchè siete arrivati qui”(Deteuronomio 1,29-33)
“Invece desti loro una colonna di fuoco, come guida di un viaggio sconosciuto e sole inoffensivo per un glorioso migrare in terra straniera”(Sapienza 18,3)
Poi c’è stata un’immagine: Gesù che passava e ci invitava a toccare il suo mantello.
A questo punto è iniziata una potente preghiera d’intercessione attraverso il canto in lingue.
Il Signore non solo ha ristorato i nostri cuori esortandoci a non avere paura, ma ci ha fatto capire che la nostra chiamata più profonda è quella della ”pace” nei nostri cuori. La pace non è un mero stato emotivo, ma una volontà precisa di Dio nei nostri riguardi.
“”E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie”(Colossesi 3,15)
Con questa gioia nel cuore abbiamo concluso la giornata ringraziando il Signore nella celebrazione eucaristica durante la quale abbiamo continuato ad intercedere per tante situazioni di sofferenza di cui eravamo a conoscenza.