Domenica 26 novembre, festa di Cristo Re, si è concluso a Lido di Camaiore il percorso di guarigione interiore “Il Fiume”.
Le tre tappe mensili hanno visto la partecipazione di circa 50 persone oltre ad un gruppetto di bambini che ha vissuto in parallelo giornate di gioco e attività ricreative, seguiti e accuditi da due bravissimi giovani volontari.
Il cammino ha aiutato i partecipanti ad entrare nella verità con se stessi alla Luce della Misericordia di Dio, lasciandosi così rigenerare a vita nuova dall’opera dello Spirito Santo.
Fratelli di Comunità di Torino, Roma, Firenze e Vicenza hanno “servito” i partecipanti, come docili asinelli, con le loro condivisioni e testimonianze, facendo comprendere che davvero “le misericordie del Signore non sono finite”, anzi!, si rinnovano per noi ogni giorno.
Ora che si sono conclusi i tre incontri, inizia per tutti un nuovo cammino nel quale siamo stati invitati a “stare” del tempo con Gesù, perché, alla Sua Luce, possiamo avere uno sguardo di misericordia su noi stessi e su tutto il nostro passato e di speranza sul nostro futuro”.
Ci siamo salutati dandoci appuntamento ad una giornata da fissare nei prossimi mesi, per raccontarci insieme come “il Fiume” sta scorrendo, dando così lode a Dio per la Sua opera in noi!
Lode al Signore!”
Le fraternità del Lazio si sono incontrate a Morena nella parrocchia di San Girolamo Emiliani per vivere insieme un tempo di preghiera e di condivisione.
Incontrarsi e accogliersi con sorrisi, abbracci è sempre un bel momento che riempie di gioia i cuori anche quelli più provati, e così ci si predispone a vivere intensamente il momento successivo che è quello della preghiera.Siamo stati lieti di accogliere nuovi fratelli che sono venuti per la prima volta per fare esperienza della preghiera nello Spirito.
Il filo conduttore della preghiera e stata la gioia e la pace. All’inizio della preghiera il Signore ci dona questa parola da Rm 12, 13: “Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera, solleciti per le necessità dei fratelli, premurosi nell’ospitalità.”
La parola è l’esortazione a vivere un cammino di santità che reca in dono la pace e la gioia, ma allo stesso tempo ci fa riflettere sulla nostra fragilità e sulle tante difficoltà che ci scoraggiano e rallentano il nostro passo.
Ma il Signore che conosce i nostri cuori ci dona la parola di Geremia 46, 26-27-28 e ci invita a non temere, a fidarci di Lui perché si prende cura di noi e viene a liberarci dall’oppressione e dai pesi delle tante nostre povertà fisiche e spirituali perché il Signore vuole donarci la sua pace.
A conferma di ciò un’immagine e alcune parole che risuonano nel cuore di alcuni fratelli: un sole che si avvicina al cuore di una donna per donarle tutto il suo calore e la sua luce.
“Un sole nuovo sta sorgendo all’orizzonte, con il cuore e la mente salutiamo il Dio di gloria”.
“Le porte di Gerusalemme non si aprano finché il sole non comincia a scaldare”.
Con il canto e con la lode è stata proclamata la regalità del Signore sulle situazioni che ci preoccupano e le abbiamo affidate a Lui confidando nella sua grande misericordia.
Abbiamo vissuto un tempo di intercessione sui fratelli e sorelle che facevano fatica a lodare ed affermare la signoria di Gesù sulle proprie storie, cosicché tutti ricevessero la grazia del dono della pace.
Al termine della preghiera abbiamo ringraziato il Signore con un canto di ringraziamento e ancora il Signore ci dona questa parola dalla Lettera agli Ebrei 12, 1-2: “Per fede anche noi, deposto tutto ciò che è di peso corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore della fede.”
La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta da padre Mauro.
Ci ritroviamo dopo le vacanze estive con la gioia di condividere insieme una giornata a Torpè (NU).
Da subito percepiamo una forte presenza di Dio negli abbracci dei fratelli , nei sorrisi e nelle condivisioni. …
Una immagine “Gesù Scende dalla croce per stare in mezzo a noi, in nostra compagnia.”
e ancora….
Una Parola: Geremia 41, 5 “…giunsero uomini da Sichem, da Silo e da Samaria: ottanta uomini con la barba rasa, le vesti stracciate e con incisioni sul corpo. Essi avevano nelle mani offerte e incenso da portare nel tempio del Signore….”
Abbiamo lodato e benedetto Dio lasciandoci consolare, guarire e rafforzare, accogliendo l’invito che ci è stato rivolto , quello di affrontare tutto guardando a LUI, per essere il popolo della gioia.
Essere nella gioia infatti, non significa non avere problemi o sofferenze, ma significa viverle ed affrontarle con la pace nel cuore confidando in Lui giorno dopo giorno….senza lasciarci rubare la speranza.
Condividiamo ancora l’esperienza vissuta a Giugno durante il Giubileo del Rinnovamento Carismatico con il Santo Padre e le varie missioni che qualcuno di noi ha vissuto nel servizio.
Concludiamo con un momento di guarigione e di intercessione per la Comunità tutta e per coloro che si affiddano alle nostre preghiere.
ALLELUIA!!!!
Le fraternità del Lazio si sono incontrate a Morena dopo il periodo di pausa estivo, nella parrocchia di s. Girolamo Emiliani. Grande è stata la gioia di poterci riabbracciare e ricominciare insieme il cammino. A questo incontro sono intervenute alcune persone nuove invitate a fare esperienza della preghiera nello Spirito.
Iniziata la preghiera ecco subito un’immagine: ”Il Signore camminava venendoci incontro”. Voleva stare con noi, ci veniva a cercare. Con un’altra immagine, quella di una fontana, ci invitava a dissetarci con la sua acqua che ristora.
Tante le esortazioni:
“Dissodatevi un campo nuovo perché è tempo di cercare il Signore”
“Voglio riprendere un dialogo con te perché voglio fare una cosa nuova”
“Credere col cuore e proclamare con la bocca che Gesù è il Signore è l’inizio di questo nuovo cammino”.
Abbiamo capito che il Signore ci chiama ad una nuova evangelizzazione
Una lettura in particolare ci ha ricordato che noi siamo quelli che hanno sperimentato l’amore di Dio per cui dobbiamo cacciare ogni timore e ogni cosa che cerca di appesantire il nostro spirito per poi poterci dedicare agli altri con l’annuncio evangelico:
“E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui….Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore…” (1 Giovanni v. 16 e 18).
La giornata si è conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta da don Mauro.
Le fraternità del Lazio si sono incontrate a Fiuggi per vivere 2 giorni insieme e rinnovare le promesse di appartenenza alla Comunità di Gesù.
Sabato pomeriggio è iniziato con una bella preghiera di lode durante la quale il Signore ci invitava a fidarci di Lui e a vivere nella gioia perché era sua intenzione ricostruire le “rovine “del suo popolo. A conferma le seguente parole:
“Anche la memoria di Neemia durerà a lungo; egli rialzò le nostre mura demolite e vi pose porte e sbarre; fece risorgere le nostre case.”(Siracide 49,13)
“Deponi,o Gerusalemme, la veste del lutto e dell’afflizione, rivestiti dello splendore della gloria che ti viene da Dio per sempre”(Baruc 5,1)
“Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, mandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo?”(Isaia 58,6)
Poi Gesù si è manifestato con” l’immagine dell’ingresso messianico “confermata dalla parola di Luca 19,28-38.
A seguire c’è stato un bell’insegnamento di Antonella sugli impegni comunitari e come sentirsi “appartenenti” alla Comunità. Riprendendo l’immagine dell’ingresso messianico, ci ha fatto riflettere su come in questo episodio evangelico il vero protagonista sia l’asinello che porta Gesù, quell’asinello che è il simbolo della nostra Comunità. Di qui la riflessione su come ogni ognuno di noi abbia il compito di portare Gesù nel mondo, sia singolarmente che comunitariamente. “Il Signore ne ha bisogno!”.
Domenica
Anche la mattina di domenica è iniziata con una preghiera di lode che si è svolta intorno a quest’immagine: ”Vi sono degli angeli vicino ad una porta. Essi ci invitano ad aprirla per adorare la Santa Trinità ”.
Abbiamo capito che Dio ci stava chiedendo un atto di volontà, di aprire il cuore a Lui perché potesse entrare e potesse donarci la sua pace”. A seguire la parola:
“La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse:-Pace a voi!-“(Giovanni 20,19)
A questo punto ci siamo messi in fila davanti all’icona del volto sindonico per contemplarla, baciarla e dire il nostro “sì”. Man mano siamo stati condotti dalla preghiera verso un silenzio adorante.
L’insegnamento di Sandro ha riepilogato il cammino fatto durante l’anno dalle varie fraternità della Comunità di Gesù dove è ricorsa una costante: il tema dell’acqua che il Signore ci dona per dissetarci, un’acqua che come un fiume sgorga dal costato di Cristo in croce. Quest’acqua scende su tutti, buoni e cattivi.
Spesso il Signore ci dona delle immagini che ci vedono agganciati tra di noi per salire verso Gesù. Profetica, in questo senso, nel cammino della Comunità è stata la Parola di Ezechiele al capitolo 47 dove ricorre ancora il tema dell’acqua.
Altro argomento trattato da Sandro è stato quello della testimonianza. Gesù ripete più volte nel vangelo: ”Voi mi sarete testimoni”. E’ la missione della Chiesa, è la missione della Comunità di Gesù.
Il ritiro si è concluso con la s. Messa presieduta da don Mauro e dal rinnovo delle promesse che si sono svolte come sempre in un clima di commozione generale e di ringraziamento.